Il monastero dos Jeronimos

Considerato senza rivali fra i monumenti di Lisbona per bellezza e grandiosità, fu iniziato nel 1502 e terminato quando il re Joao III sospese i finanziamenti nel 1551. Si susseguirono alla guida della sua realizzazione vari capomastri, fra i quali i più importanti furono Diego de Boitaca e Joao de Castilho , tutti grandi interpreti dello stile architettonico manuelino (Boitaca fu l’iniziatore di questo stile), caratterizzato dall’uso di forme arrotondate e di decorazioni naturalistiche che contornano le finestre, nel continuo eco delle nuove forme scoperte in oriente, nella sperimentazione di decorazioni evidentemente legate al tema del mare, così centrale nella storia del Portogallo, ma anche nel più tradizionale stile Gotico.

Esempio chiaro di questo stile è la Chiesa del monastero il cui straordinario senso dello spazio la colloca fra i più alti esempi di architettura gotica europea, ma che è addolcita dalle forme manueline, dalla naturalezza delle decorazioni che si integrano perfettamente nella struttura della chiesa. Così non è difficile scorgere nella forma delle sei possenti colonne il tronco di Palme che crescono fino a diramarsi nelle nervature della volta.

Altro esempio dell’originalità dello stile manuelino e della sua capacità di armonizzare stile così diversi è il Chiostro del monastero: anche qui si ritrova l’equilibrio fra le forme gotiche, le decorazioni rinascimentali, e l’esuberanza delle innovazioni. La struttura è caratterizzata quasi da un movimento ritmico simile al moto delle onde. Per questo aspetto, come per l’utilizzo di tante decorazioni ispirate al mare, come per la sua generale ricchezza di elementi provenienti da varie culture, l’arte portoghese riflette incredibilmente le preoccupazioni e le conquiste del suo popolo e del suo tempo.

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